Trasformare l’Assistenza in Cure Primarie: ora o mai più!
Perché nasce la Campagna “2018 Primary Health Care Now or Never”
I servizi sanitari universalistici considerano la salute un diritto di tutte le persone e promuovono l’accesso gratuito e continuativo alle cure; la transizione* demografica, sociale ed epidemiologica[1] ne sta minando la sostenibilità. La letteratura internazionale[2], a partire dalle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)[3], sottolinea la necessità di una radicale trasformazione dei sistemi assistenziali, in una prospettiva integrata, multiprofessionale e multisettoriale, attuate soprattutto a livello territoriale e che prevedano il coinvolgimento attivo delle comunità.
Per garantire la salute come diritto e quindi la sostenibilità dei Servizio Sanitario Nazionale nel XXI secolo, è necessario adottare un modello di Cure Primarie (definito dalla letteratura Comprehensive Primary Health Care, C-PHC) centrato sulla persona, sulle sue reti familiari, di relazioni prossimali e orientato alla comunità[4]. In Italia, alcune di queste indicazioni sono state recepite attraverso la normativa che istituisce le Case della Salute[5], lo sviluppo di documenti quali il Piano Nazionale Cronicità[6] e il recente Piano Nazionale della Prevenzione[7]. Sebbene in qualche regione si siano messi in moto processi di riorganizzazione virtuosi delle Cure Primarie, il cambiamento nella mentalità degli operatori, degli utenti e nelle pratiche di salute sul territorio nazionale è difficile e lento. E forse non potrebbe essere altrimenti, perché si tratta di un cambiamento culturale radicale che sposta il focus del Servizio Sanitario da un modello ospedalocentrico a un modello basato sulle Cure Primarie territoriali.
Uno dei principali ostacoli è la formazione degli operatori di salute che, sia nel pre che nel post-laurea, avviene quasi esclusivamente nei grandi ospedali cittadini ovvero in luoghi organizzati secondo un approccio specialistico e ultraspecialistico ad alta intensità tecnologica. I professionisti uscenti da tale percorso formativo sono quindi orientati culturalmente alla patologia acuta e competenti in cure ospedaliere.
La riorganizzazione radicale dei programmi e dei luoghi dove si espletano i tirocini dei corsi di laurea e di specialità risulta un aspetto imprescindibile e dirimente: la società del XXI secolo ha bisogno di operatori che siano formati a lavorare sul e con il territorio, comprendendone i bisogni e le complessità. Pertanto la formazione di tutti gli operatori della salute deve prevedere contesti di apprendimento che coinvolgano, oltre ai servizi ospedalieri, anche quelli territoriali. Solo in questo modo è possibile cogliere per ogni specifico contesto quali sia il miglior approccio multidisciplinare in materia di promozione della salute, prevenzione primaria delle malattie, gestione complessa delle cronicità e cure palliative.
Questo nuovo paradigma di salute e cure richiede e richiederà una forte messa di discussione dello status quo e soprattutto un’azione creativa di alta qualità[8-9].
Chi siamo?
Un gruppo indipendente di operatori provenienti da tutta Italia appassionati alle tematiche di salute: giovani medici di medicina generale e continuità assistenziale, medici del corso di formazione specifica in medicina generale, studenti di medicina, specialisti in salute pubblica ed altre specialità mediche, infermieri, antropologi. Siamo aperti a contaminazioni e coinvolgimento di tutti coloro che si ritrovino nell’approccio della Comprehensive Primary Health Care (C-PHC) o che vogliano approfondirlo.
Cosa proponiamo?
Ripartendo dal World Health Report “2008: Primary Health Care Now More Than Ever”, ribadiamo la necessità di un cambio di paradigma nell’assistenza in cure primarie non ulteriormente procrastinabile e lanciamo la campagna “2018 Primary Health Care: Now or Never ”, attraverso queste attività e principi:
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- Formazione sul campo ed Esplorazione dei modelli di Primary Health Care già adottati. Scegliamo e visitiamo alcune delle realtà considerate virtuose di Cure Primarie già presenti a livello nazionale e internazionale.Esploriamo con gli operatori i diversi servizi creando in loco spazi dedicati dove analizzare quali misure concrete risultino auspicabili ed efficaci nel sostegno alla salute e nella presa in carico globale dei problemi socio sanitari della popolazione, prestando particolare attenzione al ruolo del Medico di Medicina Generale nel nuovo contesto epidemiologico.
- Formazione e Autoformazione: formiamo gruppi di lavoro e studio sui temi relativi all’Assistenza Primaria alla Salute con lo scopo di raccogliere e ordinare materiale bibliografico e produrre articoli divulgativi, riflessioni, sintesi.Favoriamo momenti di incontro sul territorio nazionale finalizzati ad una maggiore conoscenza, produzione di empowerment e acquisizione delle competenze necessarie per lavorare in un contesto di Cure Primarie. L’apprendimento condiviso e il lavoro di gruppo sono propedeutici ad acquisire quelle metacompetenze necessarie per lavorare in un’équipe multidisciplinare.In quest’ottica promuoviamo il rinnovamento della formazione pre e post-laurea (Università e CFSMG).
- Posizionamento etico e politico. Sosteniamo il diritto alla salute come diritto umano fondamentale, attraverso un Servizio Sanitario Nazionale che sia universalistico, equo, pubblico e impegnato nel contrastare le diseguaglianze sociali in salute. Promuoviamo iniziative (locali e non), che – prendendo atto della transizione epidemiologica e sociale del XXI secolo – supportino, canalizzino e catalizzino il cambiamento culturale nel nostro SSN verso una PHC di tipo Comprehensive.Richiamiamo e coinvolgiamo tutti i soggetti interessati.
Per informazioni e approfondimenti, per sottoscrivere la campagna e dare il tuo supporto:
Lista dei firmatari della campagna:
Achouri Zakaria
Affortunato Maria Carla
Ajmone Marsan Maria
Alessi Maria Elisa
Alonzi Claudia
Altavilla Benedetta
Altobelli Monica
Amadio Giulia
Amadori Fulvio
Amato Daniela
Ambrosini Veronica
Ambrogio Cierri
Angeloni Claudio
Angeloni Gabriele
Ardigò Martino
Aschrafi Airin
Associazione Tamata
Associazione Prima la Comunità
Avesani Laura
Baicchi Fabio
Banchieri Giorgio
Barbani Federico
Barbara Andrea
Barbetta Desiree
Barbieri Giorgio
Battaggia Alessandro
Bauleo Filippo
Bavazzano Emanuela
Belli Simone
Belluto Martina
Benedetti Camilla
Benetollo Pier Paolo
Beretta Enrico
Bertolino Alessia
Bevazzano Emanuela
Bleve Marta
Boasso Sarah
Bocchi Bruno
Bontempo Scavo Sara
Bordonali Maria Antonietta
Borghi Paolo
Botti Gerardo
Bracchitta Luigi
Brandi Ferdinando
Brasesco Pier Claudio
Briscioli Vincenza
Brolis Renata
Bullo Cristina
Bussotti Alessandro
Burrelli Giancarlo
Bussotti Alessandro
Butera Angelo
Caglioti Stefano
Calcini Marika
Camponogara Enrico
Canacari Tiziana
Canini Andrea
Capano Antonio Angelo Domenico
Caprara Andrea
Capriati Nicola
Capurro Caterina
Cappetta Andrea
Cappotto Francesco Paolo
Carbone Maria Concetta
Carluccio Miriam
Carniello Siro
Carrara Ester
Cartaino Claudia
Caruso Enza
Casadei Riccardo
Caselli Davide
Cascini Valentina
Cattazzo Antonio
Cavalieri Riccardi
Cavanna Elisa
Cavicchi Marcello
Ceccarelli Luca
Ceccuto Paola
Celentano Roberto
Ceretti Arcangelo
Cicognani Alice
Cierri Ambrogio
Ciringione Antonino Davide
Clarici Laura
Comitato Veneto Sensibilità Chimica Multipla
Compostella Alessia
Consoloni Martina
Contratto Claudia
Contursi Vincenzo
Cornio Alessandro Roberto
Corsaro Alice
Coscienza Silvia
Cossutta Fabrizio
Costantini Luigi
Cottatellucci Teresa
Cremaschi Annamaria
Cristofaro Simona
Crocetti Marta
Curzio Leda
Dario Paola
D’Angelo Matteo
D’Aprile Silvano
Dalla Torre Lucia
Dameri Matteo
Danese Ilaria
D’Apice Clelia
Davio Piero
De Camillis Enrico
De Fazio Carolina
De Gaetano Carlo
Demarco Giovanni
De Luca Angelo
Della Vedova Roberto
Di Battista Giulia
Dionisi Sara
Driutti Marco
Drogo Maria
Epifani Giacomo Vito
Ermini Laura
Esposito Bruno
Fabiani Tropeano Francesca
Fabbro Maria Virginia
Fagioli Nicolò
Falanga Rosario
Falsirollo Guido
Fanetti Agnese
Farina Francesca Maria
Faronato Pietro Paolo
Fasulo Serenella
Favale Giuseppina
Ferrami Letizia
Ferrandi Elisa
Ferrari Daniele
Ferraresi Annamaria
Ferrari Elisa
Ferretti Alessia
Ferroni Alienor
Festa Marco
Fiorini Francesca
Folco Claudia
Fondazione Franco e Franca Basaglia
Fornaciari Davide
Forgione Michela
Forte Viviana
Francaviglia Rosa
Franceschini Enrica
Francini Luca
Franchini Carlo Andrea
Francini Cecilia
Gabrielli Elisa
Gaggioli Samuele
Gallotti Cecilia
Garbuglia Marinella
Gari Cristina
Garofano Matteo
Gaparre Valentina
Gentilini Andrea
Ghini Luisa
Giaimo Silvia
Gigli Vincenzo
Giorgi Giulia
Girolametto Gloria
Golinelli Davide
Gorga Matteo
Gramminger Terra Maria Mercedes
Greco Maria Carmela
Gregorelli Luigi
Gregorini Silvia
Grimaldi Maria Antonietta
Grisendi Carla Maria
Guana Miriam
Guidetti Chiara
Iannone Ilenia
Innaccone Nicola
Laffranchi Giuliano
Lanotte Antonella
Lanzeroti Leonora
Lauria Cosimo
Lattuca Gabriella
Lazzari Irene
Leone Carlo
Levonja Elda
Lonati Fulvio
Longobucco Yari
Lopascu Ancuta
Lora Liliana
Lovera Davide
Lucanto Maria Francesca
Lucignoli Sofia
Lunghi Teresa
Lupascu Ancuta
Lupato Alice
Luppi Davide
Luul Balestra Giulietta
Maciocco Gavino
Magna Elisa
Magro Valerio Massimo
Malizia Emilio
Manni Barbara
Mantovani Pierfranco
Marangoni Irene
Marchetti Roberto
Marcone Maria Teresa
Mari Elena
Mariani Giordano
Marini Gianluca
Mariotti Giuliano
Marolla Federico
Marro Giacomo
Masaneo Isabella
Mascia Mauro
Matini Andrea
Maurizzi Andrea
Mazza Marta
Melania Salina
Mete Rosario
Mereu Alessandro
Mia Elena
Michelazzo Maria Benedetta
Mignoli Luciano
Milani Chiara
Milani Stefano
Milazzotto Patrizia
Mina Lorenzo
Minguzzi Martina Vittoria
Miotto Miriana
Moggi Francesca
Molinari Laura
Monaciello Mariateresa
Monari Gianluigi
Montanari Rita
Monti Linda
Morgante Grazia Carmela
Morganti Chiara
Motta Paolo Carlo
Mura Bruna
Murdaca Rosa Maria Angela
Musio Emilio Pio
Nacoti Mirco
Nava Letizia
Obbia Paola
Oberti Daniela
Occhini Giulia
Oddo Manuela
Orsini Gabriele
Pacini Riccardo
Pagliarulo Maria
Paladino Anna
Panajia Agostino
Pancotti Francesco
Paolacci Giulia
Pasquini Mirko
Patano Francesco
Patelli Massimo
Peasso Riccardo
Pecora Nicola
Peccarisi Davide
Pellegrini Pietro
Perini Daniele
Perri Francesca Anna
Perrone Veronica
Pesenti Campagnoni Massimo
Piacentini Franco
Piarulli Roberta
Picchiecco Eugenia
Pierucci Pierpaola
Pisano Alessandro
Pisetta Chiara
Piscolla Elisa
Pletti Luciano
Plotegher Violetta
Poggiali Erika
Portis Lucia
Posocco Andrea
Procaccio Letizia
Quargnolo Mattia
Quatrini Massimo
Re Giorgio
Reali Laura
Recchia Luisa
Rensi Gianna
Repetto Marco
Riccardi Alessia
Ricci Vincenzo
Ricci Mirella
Rivieri Cesare
Roba Isabella
Rossi Sandra
Rossimori Angelo
Rotundo Giacinto
Rozzi Flaminia
Ruggiero Cecilia
Rubatto Elena
Rusconi Francesco
Russo Federico
Sabbi Diego
Sanfilippo Serafino Gianni
Santamaria Mariagrazia
Savino Cristina
Scaglia Francesco
Schito Mirko
Sciurpa Elena
Senior Veneto APS
Serafini Alice
Sessa Giorgio
Sforzin Simona
Sgorbissa Beatrice
Simi Francesca
Simion-Irod Andrei
Simon Giorgio
Soavi Cecilia
Soncin Pier Paolo
Spanu Marina
Specializzandi Medicina di Comunità e Cure Primarie di Roma Sapienza
Sperotto Serena
Stantieru Mariana
Stefanini Angelo
Taurino Liliana
Tonioni Leonardo
Torcivia Luca
Torella Angela
Toscano Paola
Tosetti Corrado
Trimarchi Antonino
Troisi Renato
Trujillo Peralta Olivia
Ubiali Andrea
Vaccari Riccardo
Valeri Martina
Vangieri Danielle
Vannucci Gaia
Vecchia Filippo
Vello Serena
Venturella Matteo
Vergadoro Margherita
Vernero Sandra
Vertone Canio
Viano Mattia
Viganò Francesca
Vignali Nazarena
Vincenzo Giordano
Villani Chiara
Visentin Giovanni
Vola Maria
Volpe Giovanni
Zamagni Matteo
Zamboni Andrea
Zanon Dario
Zanotti Nadia
Zanuso Tatiana
Zerbinati Luna
Ziko Erlinda
Zorzi Claudio
Zucchello Giorgio Maria
Bibliografia:
1. ISTAT. IL FUTURO DEMOGRAFICO DEL PAESE. Previsioni regionali della popolazione residente al 2065 . Statistiche Report. 2011
2. Starfield B, Leiyu S, James M. Contribution of primary care to health systems and health. Milbank Quarterly 2005
3. World Health Organization. The World Health Report 2008 – Primary Health Care (Now More Than Ever) 2008
4. Vilaça Mendes E. O cuidado das condições crônicas na atenção primária à saúde: o imperativo da consolidação da estratégia da saúde da família. Brasília-DF: Organização Pan-Americana da Saúde; 2012.
5. Legge 27 dicembre 2006 n. 296 (Legge finanziaria 2007)
6. Ministero della Salute. Piano Nazionale della Cronicità. 2016
7. Ministero della Salute. Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018
8. Frenk J, Chen L, Bhutta Z, Cohen J, Crisp N, Evans T et al. Health professionals for a new century: transforming education to strengthen health systems in an inter- dependent world. The Lancet. 2010; 376(9756):1923- 1958.
9. World Health Organization. Transforming and scaling up health professionals’ education and training. Guidelines 2013
*Nota:
Per transizione demografica si intende il rapido e costante invecchiamento della popolazione osservabile in Europa nell’ultimo decennio: mentre nel 2012 soltanto il 15% della popolazione generale aveva un più di 65 anni, nel 2050 questo gruppo è destinato a rappresentare più del 25% del totale. Ugualmente, ci si aspetta che entro il 2065 l’aspettativa vita media cresca fino a 86,1 anni per gli uomini e fino a 90,2 anni per le donne. Questo spostamento è attribuibile a numerosi fattori, tra i quali: il controllo sempre più efficace delle malattie infettive, un tasso di natalità che non cresce abbastanza per compensare il numero dei decessi (si assisterà allo stesso modo, infatti, ad una diminuzione di 2,1 milioni di residenti in Italia nel 2045) e la diminuzione della mortalità infantile. Un altro indice importante per misurare questo fenomeno è l’indice di vecchiaia, ovvero rapporto tra la popolazione oltre i 65 anni e quella con meno di 15, che si caratterizza per un costante aumento negli ultimi 15 anni.
Dal punto di vista sociologico, la crisi del modello di famiglia tradizionale (evidenziabile con l’uso di indicatori quali il calo del numero dei matrimoni e l’aumento del numero dei divorzi e la diminuzione del numero medio dei componenti per nucleo familiare), che soprattutto in Italia ha sempre costituito un fattore di stabilità sociale, porterà ad un’ulteriore pressione sul SSN, che si troverà di fronte ad una popolazione molto più nutrita di anziani che vivono soli, fragili e con necessità assistenziali più complesse: questa modificazione della struttura delle famiglie e le sue conseguenze sul welfare costituiscono la transizione sociale in atto nel paese.
Per transizione epidemiologica, infine, si intende il cambiamento della domanda di salute, che vede un aumento costante e consistente della prevalenza e della mortalità per patologie croniche rispetto a quelle acute; in Europa le malattie non trasmissibili, che quindi sono legate a multipli fattori e si caratterizzano per un decorso cronico, sono state responsabili dell’80% delle morti nel 2009. I Sistemi Sanitari Nazionali quindi, progettati tradizionalmente per rispondere prevalentemente a episodi di malattia acuti, si trovano ora a dover affrontare un cambiamento epidemiologico che richiede prevalentemente di gestire in modo efficace problematiche di ordine cronico che necessitano di un’organizzazione dei servizi radicalmente diverse.