Comunicato post-Ferrara

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Campagna italiana per un nuovo modello di Cure Primarie

La transizione epidemiologica, demografica e sociale1 rischia di minare la sostenibilità dei sistemi sanitari universalistici che promuovono il diritto alla salute per tutti. Le letteratura internazionale2, a partire dalle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)3, sottolinea la necessità di una radicale trasformazione dei sistemi assistenziali, in una prospettiva integrata, multiprofessionale e  multisettoriale, che preveda il  coinvolgimento attivo della comunità.  E’ necessario quindi sviluppare un modello di Cure Primarie collaborativo e partecipato (definito dalla letteratura Comprehensive Primary Health Care, C-PHC) centrato sul paziente e sulle sue reti familiari o di relazioni prossimali4.  

In Italia molte delle indicazioni internazionali sono state recepite attraverso la normativa che istituisce le Case della Salute5, lo sviluppo di documenti quali il Piano Nazionale Cronicità6 e il recente Piano Nazionale della Prevenzione7. Sebbene in qualche Regione virtuosa si siano messi in moto processi di riorganizzazione delle Cure Primarie,  il cambiamento nel territorio nazionale è insufficiente e lento. Tra i fattori determinanti tale ritardo vi è la difficoltà culturale di traghettare il Servizio Sanitario da un modello ospedalocentrico a un modello basato sulle Cure Primarie. Ciò è dimostrato dalla persistenza dei tradizionali luoghi di formazione dei professionisti sanitari. Infatti i setting formativi pre e post laurea sono ancora prettamente ospedalieri, la formazione si concentra prevalentemente sulla cura delle patologie acute e persiste nella maggior parte dei casi una segregazione nella formazione dei diversi professionisti, rendendo difficile lo sviluppo di una visione di sistema e di competenze necessarie al lavoro in team multidisciplinari8. Come suggerito dall’OMS, occorre valorizzare le esperienze territoriali emergenti dall’ambiente di vita delle persone e dalla rete di relazioni della comunità, aprendo la formazione in salute a quei temi finora ritenuti secondari, quali promozione della salute, prevenzione, riabilitazione e cure palliative e al contempo stimolando la creatività necessaria per una attualizzazione dei nuovi paradigmi di salute9.

Una delle Regioni Italiane che ha precocemente dato corso alla riorganizzazione delle Cure Primarie in accordo con la normativa nazionale è l’Emilia Romagna10, dove sono già attive oltre ottanta Case della Salute.   

Dal 16 al 18 Novembre si sono riuniti a Ferrara un gruppo di professionisti della salute provenienti da tutta Italia (giovani medici di medicina generale, medici del corso di formazione specifica in medicina generale, studenti di medicina, specialisti di differenti discipline e altre figure sanitarie) per approfondire i modelli esistenti di Cure Primarie, le modalità con cui vengono applicati e il ruolo della Medicina Generale nel XXI secolo. Da qui la scelta di iniziare con la visita di due realtà ispirate ai concetti base delle Cure Primarie di tipo Comprehensive, ovvero la Casa della Salute di Copparo e la Casa della Salute di Portomaggiore11. Alla visita, arricchita dal confronto con operatori delle Case della Salute, si sono alternate sessioni di riflessione, analisi dei modelli visti, confronto critico con la letteratura socio-sanitaria sui modelli di assistenza. Questi primi tre giorni hanno costituito di fatto un’esperienza di formazione sul campo.

Durante i lavori sono state individuate tre aree d’intervento:

  1. Conoscenza dei modelli  di PHC esistenti: esplorare e mappare alcune delle esperienze di PHC che hanno adottato pratiche virtuose organizzative e assistenziali  nell’ottica della riorganizzazione delle Cure Primarie, con particolare attenzione al ruolo svolto dal MMG nel nuovo contesto epidemiologico (esperienze italiane e internazionali);
  2. Formazione/Autoformazione: promuovere attività di ricerca specifica nel campo della formazione in Cure Primarie, con particolare attenzione alla formazione universitaria pre e post laurea e alla formazione continua in Primary Health Care;
  3. Politica: promuovere iniziative, a livello nazionale e locale, che supportino e catalizzino il cambiamento culturale coinvolgendo i decisori politici, i professionisti del settore sociale e sanitario e le comunità, attraverso iniziative di informazione e dibattito pubblico;

Al termine delle attività il gruppo di lavoro si propone di:

  • lanciare la campagna “2018: PHC now or never” con l’obiettivo di richiamare e coinvolgere i soggetti interessati di tutti i settori (gestori, professionisti, lavoratori, cittadini) allo sviluppo di una PHC di tipo Comprehensive, rimarcando il diritto alla salute come diritto umano fondamentale, la necessità della lotta alle diseguaglianze in salute e lo sviluppo di un sistema sanitario universalistico, inclusivo, equo e  pubblico;
  • produrre materiali finalizzati alla promozione della cultura delle cure primarie e allo sviluppo di metodologie adeguate a produrre conoscenza nei contesti delle Cure Primarie. A tal fine il gruppo “2018: PHC now or never” si rende disponibile per creare momenti di confronto finalizzati alla Ricerca in PHC (tesi pre e post-laurea), alla Formazione sul campo (residenziali itineranti presso realtà virtuose di PHC) e al rinnovamento dell’attuale formazione impartita da Università e CFSMG;
  • individuare una road map di incontri per far conoscere le realtà virtuose già presenti a livello nazionale e internazionale, promuovendo la diffusione e l’adozione di misure concrete ed efficaci a sostegno della salute e della corretta presa in carico dei problemi socio sanitari della popolazione.

Con la prospettiva di dare corpo alla campagna il gruppo di lavoro si propone di coinvolgere attivamente altri soggetti e singoli professionisti, lavoratori e cittadini, nonché istituzioni a livello locale e nazionale.

Per aderire alla campagna o per informazioni scrivere al: 2018phc@gmail.com

PRIMI FIRMATARI:
Amadio Giulia
Baicchi Fabio
Bleve Marta
Canini Andrea
Cavicchi Marcello
Cicognani Alice
Ciringione Davide
De Camillis Enrico
Forte Viviana
Franceschini Enrica
Francini Cecilia
Luppi Davide
Marini Gianluca
Martino Ardigò
Maurizzi Andrea
Mereu Alessandro
Occhini Giulia
Panajia Agostino
Pecora Nicola
Re Giorgio
Rubatto Elena
Sessa Giorgio
Soavi Cecilia
Taurino Liliana
Torcivia Luca

Bibliografia:

  1. ISTAT. IL FUTURO DEMOGRAFICO DEL PAESE Previsioni regionali della popolazione residente al 2065 . Statistiche Report. 2011
  2. Starfield B, Leiyu S, James M. Contribution of primary care to health systems and health. Milbank Quarterly 2005
  3. World Health Organization. The World Health Report 2008 – Primary Health Care (Now More Than Ever) 2008
  4. Vilaça Mendes E. O cuidado das condições crônicas na atenção primária à saúde: o imperativo da consolidação da estratégia da saúde da família. Brasília-DF: Organização Pan-Americana da Saúde; 2012.
  5. Legge 27 dicembre 2006 n. 296 (Legge finanziaria 2007)
  6. Ministero della Salute. Piano Nazionale della Cronicità. 2016
  7. Ministero della Salute. Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018
  8. Frenk J, Chen L, Bhutta Z, Cohen J, Crisp N, Evans T et al. Health professionals for a new century: transforming education to strengthen health systems in an inter- dependent world. The Lancet. 2010; 376(9756):1923- 1958.
  9. World Health Organization. Transforming and scaling up health professionals’ education and training. Guidelines 2013
  10. Delibera della Giunta della Regione Emilia Romagna 291/2010.
  11. Martino A, Sintoni F, Marta B. La Casa della Salute. Sistema Salute, 59, 4, 2015.